Autotrasportatori e corona virus: cosa non possiamo ignorare
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Eventi eccezionali richiedono misure eccezionali. Spesso impopolari, ma non per questo meno necessarie. Sappiamo tutti quanto sia pesante questa sorta di domicilio forzato per buona parte degli italiani, ma se è vero che la mia libertà finisce lì dove inizia la tua restarsene a casa è un dovere civico (e morale) imprescindibile.
Tuttavia, telelavoro a parte, ci sono categorie di persone che pur con mille problemi e limitazioni, continuano a fare il loro lavoro. Tra queste ci sono anche i camionisti. Vien da pensare che mai forse come in questi frangenti la professione dell'autotrasportatore risulti così importante, anzi vitale per l'intero Paese. La circolazione delle merci, e alludiamo ai beni di prima necessità in primis, ma non solo, è essenziale per tutta la comunità e l'intera filiera (dal produttore all'esercente che distribuisce il bene) merita il nostro plauso incondizionato.
Quanto tempo durerà questa situazione? Non ci è dato sapere. Quello che possiamo dire però è che per evitare inutili rischi e tutelare il più possibile i lavoratori, sono state stabilite delle regole che è fondamentale vadano rispettate. Per il bene di tutti. Vediamone alcune anche perché, oggi soprattutto, ripeterle non guasta.
Protocollo per il contenimento del Covid-19
Il 14 marzo scorso, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha siglato, in accordo con diverse associazioni datoriali (tra cui, giusto per citarne alcune, Confindustria, Confartigianato, Conftrasporto, Confcooperative, ecc.) un protocollo che agevolasse la regolamentazione delle norme di sicurezza atte a contrastare la diffusione del virus negli ambienti di lavoro su tutto il territorio nazionale.
Il provvedimento che riguarda il settore dei trasporti nel suo complesso, e che quindi prevede delle specificità di settore (marittimo, ferroviario, su gomma, aereo), contiene nondimeno delle norme trasversali e dunque valide per tutti. Riportiamo qui quelle che riguardano da vicino anche gli autotrasportatori:
- obbligo di informare il personale su come utilizzare correttamente gli eventuali dispositivi di protezione individuali come tute, calzature, guanti, mascherine, ecc.
- obbligo di sanificare e igienizzare, secondo quanto prescritto dal Ministero della Salute, locali di lavoro e mezzi di trasporto;
- obbligo di mantenere la distanza almeno di un metro tra lavoratori; ove questo non sia possibile dotare il personale dei necessari dispositivi di protezione individuali.
Il protocollo in 4 punti essenziali
- Se sprovvisti di dispositivi di protezione individuale, gli autisti devono rimanere a bordo del proprio mezzo o mantenersi alla distanza di sicurezza; fatta salva questa condizione imprescindibile, le operazioni di carico/scarico, così come quella di presa/consegna dei necessari documenti, sono regolarmente consentite;
- è assolutamente vietato introdursi in uffici che non siano quelli della propeia azienda. Fanno eccezione i servizi igienici purché opportunamente gestiti dal personale dei luoghi di carico/scarico;
- nel caso in cui, pur essendo all'aperto, non possano essere rispettate per qualsiasi motivo le distanze di sicurezza fra lavoratori è obbligatorio ricorrere ai dispositivi di protezione individuale;
- prevedere una turnazione degli addetti alle mansioni di carico/scarico per diminuire il più possibile i contatti tra le persone e contrastare quindi le possibilità di contagio.