Questo camion non è un porcile!
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Avere cura del proprio mezzo è fondamentale, soprattutto per chi con quello ci lavora e, spesso, ci vive. Il caso del camionista è certamente il più complesso: vuoi per le enormi distanze che vengono coperte (in qualsiasi tipo di condizione ambientale), vuoi perché, spesso e volentieri, il camion diventa una vera e propria seconda casa.
Cura del proprio mezzo non significa solo monitorarne regolarmente motore, circuiti elettronici e quant'altro, ma anche tenerlo ben pulito, sia all'esterno che all'interno. Non è solo questione di “buona educazione” ovviamente, ma di imprescindibile igiene. Un luogo di lavoro pulito è indispensabile perché non si diffondano malattie, talvolta anche serie: pensiamo alle varie possibili allergie. Oggi come oggi poi la questione è di super attualità, considerando la situazione che stiamo vivendo tutti.
Il sondaggio di DKV: una piacevole scoperta!
La scorsa estate la DKV, una società di servizio che opera in tutta Europa come supporto per l'approvvigionamento in viaggio dei mezzi, ha condotto un'indagine su come i camionisti italiani trattano i loro trucks, in particolare per quanto riguarda la pulizia.
Il risultato è estremamente interessante e lusinghiero tanto che per un non addetto ai lavori è quasi sorprendente. Il 70% degli intervistati afferma che nonostante tutte le varie operazioni cui è soggetto il camion, il loro mezzo è pulito e presentabile, il 18,2 lo definisce niente meno che scintillante, mentre solo un 14,3% ammette che si potrebbe fare di meglio.
Pulizia e igiene del proprio mezzo: questioni fondamentali
Mentre un 9% degli interpellati confessa che ricorre a spazzole e strofinacci solo quando la situazione è veramente disperata, il 70% dichiara di occuparsi personalmente della pulizia dell'abitacolo almeno una volta a settimana e un 20% ritiene l'operazione sufficiente una volta al mese.
Stessa cosa per gli esterni che se non saranno scintillanti, sono molto puliti per il 75% degli intervistati: il lavaggio del camion lo si fa almeno una volta al mese. Il week end è il momento prediletto per chi decide di svolgere questa mansione a mano: rappresentato da ben il 48% del campione. Il 43% invece si affida ai lavaggi automatici, possibilmente di fiducia.
Dipendenti vs padroncini. La sorpresa
L'indagine chiude con un osservazione interessante. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare i camionisti hanno più cura, in termini di pulizia soprattutto degli interni, del camion aziendale che del proprio. Detto in altri termini: i dipendenti sono, pare, più coscienziosi dei cosiddetti padroncini.
Tradotto in percentuali questo significa: 78% dei dipendenti “virtuosi” contro il 60% dei più pigri proprietari. E se proprio vogliamo dirla tutta ecco il dato più sorprendente: mentre il 3% degli intervistati appartenenti alla categoria “dipendenti” dichiara di agire solo quando la cabina rasenta l'invivibilità, la percentuale schizza ad un bel 11,8% tra i padroncini.
Il quadro resta comunque molto positivo: un segno di civiltà certo, ma anche di grande professionalità. Chapeau ai camionisti italiani!